Il sindaco della città di Venezia, Luigi Brugnaro, risponde a muso duro ai tre turisti che gli avevano spedito una lettera di protesta dopo il conto da 560 euro di un ristorante locale dove avevano consumato del pesce.
Dopo aver mangiato del pesce fresco in un ristorante al centro di Venezia, al momento di saldare il conto, pari a più di 500 euro, sono rimasti di stucco. Hanno chiesto spiegazioni al proprietario, hanno deciso di mandare una lettera di protesta al primo cittadino della città veneta per denunciare l’accaduto.
La loro sorpresa, però, forse sarà stata ancora superiore quando qualcuno gli ha riportato la risposta del sindaco della città lagunare. Luigi Brugnaro difatti non solo non si è scusato per quanto avvenuto ma ha anche preso in giro i 3 turisti asiatici protagonisti della vicenda che non hanno capito i prezzi esposti nel ristorante che sono espressi per etto di peso e non per portata.
“Pezzenti. Uno mangia e beve, poi dice che non sapeva la lingua. Ma se vieni in Italia devi imparare l’italiano, anche un po’ di veneziano non farebbe male“, ha dichiarato infatti il sindaco senza mezzi termini ai microfoni di Sky Tg24 dopo la richiesta di un commento sul caso del pranzo di pesce in una trattoria vicino a San Marco.
“Hanno mangiato e non hanno lasciato nulla sul piatto. Ho chiesto al cameriere se gli avessero dato la mancia, nemmeno quello“, ha aggiunto Brugnaro, assicurando che la lettera “viene rimandata al mittente perché è giusto che abbiano pagato“. “Anzi, vorrei fare un plauso al ristoratore che ha emesso lo scontrino, dimostra ancora una volta che a Venezia c’è la legalità. Se venite a Venezia dovete sapere che siete a Venezia, dovete spendere qualcosina. Anzi, lasciate la mancia alle persone che lavorano per voi. Siete i benvenuti, ma dovete spendere“, ha concluso il primo cittadino.