L’action hero della tv americana ha fatto causa ad importante aziende e marchi farmaceutici, a causa del liquido usato per le RM a cui è stata sottoposta Gena Norris.
“Ho rinunciato alla mia carriera per lei” ha detto l’eroe delle serie televisiva USA Chuck Norris. “Ho trascorso la mia intera esistenza cercando di tenerla in vita” ha poi aggiunto riferendosi alla moglie, da cui ha avuto due figlioli.
Gena Norris, la consorte 54enne del noto Walker Texas Ranger, ha cominciato a soffrire di disfunzioni renali e neuronali 4 anni fa. Secondo Norris l’origine del suo male è da ricondurre al liquido di contrasto usato per le risonanze magnetiche. Ora Chuck chiede un risarcimento per questo e si scaglia contro le case farmaceutiche accusandole di aver avvelenato la moglie.
Gena, affetta da artrite reumatoide, si è sottoposta in totale a tre risonanze magnetiche anni fa. “Ho cominciato a sentire gli effetti immediatamente” ha raccontato ai media. “Dopo la terza risonanza ho notato con certezza che c’era qualcosa che non andava. Tutto iniziava con questo intenso bruciore nel mio corpo, che non so descrivere se non come se qualcuno mi avesse iniettato dell’acido“.
Secondo l’attore 77enne maestro di arti marziali, i disturbi e le condizioni di salute incessantemente più precarie della compagna sarebbero dovuti al gadolinio, dalle proprietà magnetiche. Il gadolinio è il liquido iniettato durante una risonanza magnetica per ottenere il metodo di contrasto. In realtà la materia in questione sarebbe stata sottoposta ad una serie di accertamenti, dal momento che gli elementi di base della stessa si accumulano nel cervello.
Chuck Norris e la rinuncia alla carriera
L’attore recentemente vittima di un infarto, ha raccontato l’inferno e il dolore che ha vissuto in questi anni. “Pensavamo stesse morendo“. Accanto alla moglie sempre più debole e straziata dalle fitte fortissime, Chuck ha preso la decisione di abbandonare alla carriera per starle accanto.
“Ho lasciato tutto il resto in secondo piano per concentrarmi su di lei. Ogni mio sforzo ora è per far sì che continui a vivere” ha raccontato il beniamino della televisione. Norris si è rivolto alla corte di San Francisco, per citare in giudizio alcune delle rilevanti case farmaceutiche, tra cui la Bracco. Tra le imprese coinvolte, però, anche le celebri McKesson Corp e Acist Medical Systems. La richiesta di risarcimento della famiglia Norris si aggira intorno ai 10 milioni di dollari. Tale cifra servirebbe a coprire danni, spese mediche e mancati guadagni. Intanto la società americana di radiologia informa che il gadolinio è stato iniettato in circa 100 milioni di pazienti. Non solo, sembra che questa sostanza sia basilare per un controllo diagnostico tramite risonanza magnetica.