A Piombino Dese, in provincia di Padova, 11 impiegate hanno scoperto di essere state spiate per mesi mentre si trovavano nel bagno dell’azienda in cui lavoravano. Il fatto è stato possibile grazie a delle telecamere nascoste. sulla vicenda adesso stanno indagando i Carabinieri.
È stata una delle dipendenti del’azienda a far scattare l’allarme, dopo aver scoperto una delle microcamere dentro il bagno.
Secondo quanto riportato dalla testata locale Il Gazzettino, l’impiegata si trovava proprio all’interno del bagno delle donne quando ha notato qualcosa di sospetto. Stava infatti provvedendo a pulire il water dopo aver espletato i suoi bisogni, ma all’improvviso la sua attenzione è stata catturata da un filo particolare. Afferrando lo scopino si è così accorta che accanto allo stesso c’era un filo, a cui era collegata una piccola telecamera.
Avvenuta la scoperta, è stata segnalata la situazione alla dirigenza dell’azienda, che ha subito avvertito le autorità competenti. Le indagini, condotte dai Carabinieri, sono giunte nel corso dei mesi successivi fino all’individuazione del responsabile. Ad aver piazzato la telecamera nel bagno delle donne è stato un 36enne, anch’egli impiegato nella medesima azienda, residente nel Trevigiano.
L’uomo ha subito ammesso le proprie colpe non appena è stato contattato dai Carabinieri, senza fare alcuna resistenza o provare a dare altre spiegazioni.
Oltre alle immagini riprese dalle telecamere nel bagno delle donne, sul computer dell’uomo sono in seguito emersi ulteriori filmati. Si tratta di video rinvenuti dalle autorità in seguito ad alcuni controlli effettuati sul computer del 36enne. Il contenuto del pc è ora al vaglio degli inquirenti che intendono in tal modo chiarire ulteriormente la posizione dell’uomo, ora accusato di interferenze illecite nella vita privata.